IL CILENTO – TERRA DI STORIA E CULTURA
Il nome Cilento deriverebbe da “cis alentum”, al di là dell’Alento, è così che i romani nominarono il territorio compreso tra il fiume Solofrone e l’Alento.
La storia del Cilento inizia insieme a quella delle sue città greche: Poseidonia, Paestum ed Elea-Velia.
Nel terzo secolo a.C. i nostri territori divenivano mete turistiche per facoltosi romani, i quali già ai tempi apprezzavano la bontà dei prodotti agricoli ed il mondo rurale, fondando villaggi e fattorie.
Geograficamente il Cilento è una subregione della Campania (ca. 2.400 Km2), nel territorio della provincia di Salerno, dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Il territorio, prevalentemente montuoso salvo alcune piane costiere, è costituito da calcari e da dolomie, con una struttura tabulare e un’orografia caratterizzata dalla forte erosione che i corsi d’acqua Alento – Bussento – Calore – Mingardo provocano, insieme alla diffusione di fenomeni carsici.
Nel Cilento abbiamo la presenza di diverse vette tra cui il Monte Cervati (1.899 m s.l.m.), il Monte Faiatella (1.710 m s.l.m.), il Monte Sacro (1.705 m s.l.m.) e il Monte Scuro (1.610 m s.l.m) con la presenza di fauna e flora diversificata, caratterizzante i diversi areali ed altitudini. Il Cilento si contraddistingue anche per una vasta fascia costiera con un litorale molto accidentato, ricco di promontori rocciosi, piccole baie e anguste spiagge sabbiose.
Gran parte del territorio cilentano è custodito dal Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano con un’area naturale di 181.048 ettari e due aree marine protette, Santa Maria di Castellabate e Costa degli Infreschi.